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21/03/2019
Gentilissime e Gentilissimi,
come certamente sapete, NASRIN SOTOUDEH, collega iraniana che da anni lotta per il riconoscimento dei Diritti Civili nel Suo paese e che, per tale motivo, è stata insignita dalla Commissione Europea del Premio Sacharov nel 2012, è stata recentemente condannata dal Tribunale di Teheran alla pena di 33 anni di reclusione e 148 frustate, pena che ad aggiungersi a quella di 5 anni già inflittale nel giugno 2018, e per tale motivo si trova detenuta nel carcere di Erin, uno dei più duri dell’Iran.
La condanna, fondata su accuse pretestuose ed a seguito di un processo irregolare nel quale alla Collega Sotoudeh non è stato consentito neppure di essere presente per difendersi, rappresenta una rappresaglia per la sua instancabile attività a sostegno dei Diritti Civili ed, in particolare, per l’affermazione del diritto delle donne iraniane a non indossare il velo e per l’abolizione della pena di morte, ed il tentativo di ridurla al silenzio come donna e come avvocato.
Il Consiglio ha già manifestato con la delibera del 13 marzo, già inviatavi, il sostegno dell’Avvocatura Cagliaritana all’Avv. Sotoudeh e lo sdegno per la deliberata aggressione alle prerogative dell’avvocatura, primo ed imprescindibile baluardo di libertà, che la sua condanna rappresenta.
Poiché anche noi crediamo che l’Avvocatura, per prima, debba essere in prima linea nella difesa dei diritti civili, nella seduta di ieri, 20 marzo, il Consiglio ha assunto l’ulteriore iniziativa di trasmettervi la petizione online per la sua liberazione immediata, predisposta da AMNESTY INTERNATIONAL, che potete trovare al seguente link
https://www.amnesty.it/appelli/liberta-per-nasrin/
affinché, laddove la condividiate, possiate sostenerla con la Vostra firma.
Grazie di cuore
Il Presidente
Avv. Aldo Luchi