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13/12/2019
Si pubblica qui di seguito il deliberato assunto, con riferimento all'oggetto, dal Consiglio in seduta straordinaria odierna
Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Cagliari
riunito in seduta straordinaria il 13 dicembre 2019
condividendo
Il contenuto del deliberato assunto dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo il 12 dicembre 2019 e della missiva inviata, in data odierna, dal Coordinatore dell’OCF al Presidente del Consiglio dei Ministri
preso atto
delle frequenti dichiarazioni del ministro della Giustizia in carica, On. Alfonso Bonafede, e da ultimo, soltanto in ordine di tempo, di quella secondo la quale "quando il reato non si riesce a dimostrare il dolo e quindi diventa un reato colposo, ha termini di prescrizione molto più bassi", che denotano l'assoluta ignoranza da parte dello stesso delle nozioni minime di diritto, richieste fin dai primi anni del Corso di studi universitario in Scienze Giuridiche;
considerato
che, nonostante tale evidente deficit, il ministro ha reiteratamente dichiarato di voler profondamente alterare i riti attualmente vigenti, peraltro omettendo sistematicamente di rendere disponibili i relativi disegni di legge, onde consentire l'interlocuzione con gli attori della giurisdizione, ed ha respinto ogni ipotesi di revisione della norma che, di fatto, sopprimerà l'istituto di garanzia della prescrizione, la cui entrata in vigore è fissata per il 1° gennaio 2020;
che, contro ogni logica ed a dispetto di qualsiasi evidenza, il ministro persiste nell'ostentare il progetto di ridurre a quattro anni la durata complessiva massima dei processi penali, e ciò nonostante sia ovvio che la soppressione della prescrizione determinerà il venir meno di qualsivoglia stimolo alla celere celebrazione dei processi, lasciando tutti i cittadini coinvolti in balia di un processo perenne;
che, nonostante l’indefesso e puntuale confronto propositivo portato avanti dagli Organi rappresentativi dell’Avvocatura nei tavoli paritetici, il ministro ha unilateralmente inteso proseguire sulla propria linea senza ascoltare i pareri e tener in alcun conto le proposte portate nei suddetti tavoli;
ritenuto
che tutto quanto detto renda evidente l'assoluta inadeguatezza dell'On. Alfonso Bonafede a ricoprire il ruolo di ministro della Giustizia, ruolo che richiede, prima ancora del rispetto, la conoscenza della Costituzione e dei principi in essa contenuti, e per primi di quelli dell'inviolabilità della difesa, della presunzione di non colpevolezza e del giusto processo
chiede
che l’Organismo Congressuale Forense, quale Organo di rappresentanza politica dell’Avvocatura, richieda le immediate dimissioni dell'On. Alfonso Bonafede dalla carica di ministro della Giustizia.
Si comunichi all’OCF, al CNF ed a tutti gli Ordini territoriali
Allegati scaricabili: |
Delibera Bonafede |